
COVerLeSS Corpus On line del Verismo tra Letteratura, Storia e Società
Responsabile scientifica dell'unità di ricerca CNR: Daria Spampinato
Project Funding: MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Funding Source: MIUR PRINN 2022
COVerLeSS mira a conservare, valorizzare e analizzare, in un ambiente web integrato e open access, un archivio interrogabile della letteratura secondaria (recensioni, testi giornalistici e saggistici) relativa alla produzione letteraria del verismo italiano. Dal punto di vista culturale, il progetto intende fornire un’immagine innovativa del verismo, grazie al suo riverbero nei testi giornalistici e saggistici del tempo e al modo in cui essi contribuirono a costruire un’immagine dell’Italia meridionale post-unitaria, a livello sociale, culturale ed economico. Sul piano della conservazione, l’importanza della creazione di questo archivio nasce dalla forte dispersione e frammentazione bibliografica delle fonti di letteratura secondaria, quasi mai fruibili a testo pieno; d’altronde, le caratteristiche dell’archivio fanno di esso un esperimento pilota per la costruzione di archivi della letteratura secondaria, tuttora assenti dai repertori digitali per lo studio della letteratura italiana. Il progetto si inserisce nell'ambito multidisciplinare delle DH e nella tradizione delle Digital Scholarly Editions e delle edizioni semantiche. Il progetto consta di tre macro-fasi, ciascuna con propria metodologia: conservazione, valorizzazione e fruizione, analisi. La prima, svolta in accordo con le LG del Piano Nazionale di Digitalizzazione, si suddivide in ulteriori tre fasi: acquisizione e metadatazione (tecnologie IIIF per gestione e visualizzazione delle immagini; metadatazione descrittiva, strutturale e gestionale in Dublin Core e METS), trascrizione e codifica (OCR, come Tesseract o eScriptorium, secondo gli standard XML-ALTO e XML/TEI), gestione e organizzazione (database nativo XML e ontologie in RDF-OWL). La seconda fase prevede lo sviluppo del sistema di gestione, indicizzazione e il Search Engine progettati e implementati secondo le buone pratiche di ingegneria del software e modelli formali per la gestione di documenti testuali. In accordo al paradigma dei LOD, l’ambiente sarà interoperabile (sia tecnicamente che semanticamente) con altri repertori, dataset e risorse sul Web. In un’ottica di long term preservation in linea con i principi FAIR e secondo i principi TRUST si depositeranno i dati in infrastrutture di ricerca quali CLARIN e/o DARIAH. L’ultima fase prevede lo sviluppo di strumenti per un'analisi dei dati attraverso alcuni algoritmi di NLP e Text Mining.
Altro su www.istc.cnr.it.
Project Funding: MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Funding Source: MIUR PRINN 2022
COVerLeSS mira a conservare, valorizzare e analizzare, in un ambiente web integrato e open access, un archivio interrogabile della letteratura secondaria (recensioni, testi giornalistici e saggistici) relativa alla produzione letteraria del verismo italiano. Dal punto di vista culturale, il progetto intende fornire un’immagine innovativa del verismo, grazie al suo riverbero nei testi giornalistici e saggistici del tempo e al modo in cui essi contribuirono a costruire un’immagine dell’Italia meridionale post-unitaria, a livello sociale, culturale ed economico. Sul piano della conservazione, l’importanza della creazione di questo archivio nasce dalla forte dispersione e frammentazione bibliografica delle fonti di letteratura secondaria, quasi mai fruibili a testo pieno; d’altronde, le caratteristiche dell’archivio fanno di esso un esperimento pilota per la costruzione di archivi della letteratura secondaria, tuttora assenti dai repertori digitali per lo studio della letteratura italiana. Il progetto si inserisce nell'ambito multidisciplinare delle DH e nella tradizione delle Digital Scholarly Editions e delle edizioni semantiche. Il progetto consta di tre macro-fasi, ciascuna con propria metodologia: conservazione, valorizzazione e fruizione, analisi. La prima, svolta in accordo con le LG del Piano Nazionale di Digitalizzazione, si suddivide in ulteriori tre fasi: acquisizione e metadatazione (tecnologie IIIF per gestione e visualizzazione delle immagini; metadatazione descrittiva, strutturale e gestionale in Dublin Core e METS), trascrizione e codifica (OCR, come Tesseract o eScriptorium, secondo gli standard XML-ALTO e XML/TEI), gestione e organizzazione (database nativo XML e ontologie in RDF-OWL). La seconda fase prevede lo sviluppo del sistema di gestione, indicizzazione e il Search Engine progettati e implementati secondo le buone pratiche di ingegneria del software e modelli formali per la gestione di documenti testuali. In accordo al paradigma dei LOD, l’ambiente sarà interoperabile (sia tecnicamente che semanticamente) con altri repertori, dataset e risorse sul Web. In un’ottica di long term preservation in linea con i principi FAIR e secondo i principi TRUST si depositeranno i dati in infrastrutture di ricerca quali CLARIN e/o DARIAH. L’ultima fase prevede lo sviluppo di strumenti per un'analisi dei dati attraverso alcuni algoritmi di NLP e Text Mining.
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PAVES-ePer un’edizione-archivio digitale dell’opera di Pavese
Per un’edizione-archivio digitale dell’opera di Pavese
Responsabile scientifica dell'unità di ricerca CNR: Daria Spampinato
Project Funding: MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Funding Source: MIUR PRINN 2022
PAVES-e mira a creare un’edizione-archivio open-access dell’opera pavesiana, che, nel rispetto dei principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), costruisca un’interfaccia innovativa e flessibile e che integri, attraverso una solida ontologia, le dimensioni lessicografiche, filologiche, critiche e didattiche. PAVES-e riprende e implementa il modello di Digital Semantic Edition sul piano della metodologia, dei contenuti e della tecnologia. Le nuove modalità di organizzazione della conoscenza basate su modelli formali come le ontologie computazionali incorporate nella struttura gerarchica dei testi in XML-TEI insieme ai modelli di lemmatizzazione permettono un’analisi più approfondita dei testi, un’indagine più mirata dei loro contenuti e l’estrazione di nuova conoscenza. In accordo al paradigma dei Linked Open Data, l’ambiente sarà interoperabile (sia tecnicamente che semanticamente) con altri repertori, dataset e risorse sul web (VIAF, Geonames, Treccani) e consentirà la memorizzazione, gestione, visualizzazione e interrogazione di dati e metadati eterogenei (archivistici, bibliografici, testuali, epistolari). Verrà, infatti, realizzato secondo gli standard del W3C e si allineerà alla più moderna visione di web semantico. L’innovazione tecnologica riguarderà inoltre la connessione tra la lemmatizzazione e un grafo semantico multilingue che si caratterizza per essere un’ontologia lessicalizzata (BabelNet o altri). Si farà ricorso a tool basati su tecniche di Machine Learning per una classificazione supervisionata delle pubblicazioni prive di parole chiave. Le risorse e gli strumenti sviluppati dall’unità informatica del CNR durante le varie fasi del progetto, realizzati per la lingua italiana letteraria, saranno resi disponibili in modalità open source su repository internazionali come CLARIN e/o GitHub e dotati di linee guida per l’utilizzo.
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Project Funding: MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Funding Source: MIUR PRINN 2022
PAVES-e mira a creare un’edizione-archivio open-access dell’opera pavesiana, che, nel rispetto dei principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), costruisca un’interfaccia innovativa e flessibile e che integri, attraverso una solida ontologia, le dimensioni lessicografiche, filologiche, critiche e didattiche. PAVES-e riprende e implementa il modello di Digital Semantic Edition sul piano della metodologia, dei contenuti e della tecnologia. Le nuove modalità di organizzazione della conoscenza basate su modelli formali come le ontologie computazionali incorporate nella struttura gerarchica dei testi in XML-TEI insieme ai modelli di lemmatizzazione permettono un’analisi più approfondita dei testi, un’indagine più mirata dei loro contenuti e l’estrazione di nuova conoscenza. In accordo al paradigma dei Linked Open Data, l’ambiente sarà interoperabile (sia tecnicamente che semanticamente) con altri repertori, dataset e risorse sul web (VIAF, Geonames, Treccani) e consentirà la memorizzazione, gestione, visualizzazione e interrogazione di dati e metadati eterogenei (archivistici, bibliografici, testuali, epistolari). Verrà, infatti, realizzato secondo gli standard del W3C e si allineerà alla più moderna visione di web semantico. L’innovazione tecnologica riguarderà inoltre la connessione tra la lemmatizzazione e un grafo semantico multilingue che si caratterizza per essere un’ontologia lessicalizzata (BabelNet o altri). Si farà ricorso a tool basati su tecniche di Machine Learning per una classificazione supervisionata delle pubblicazioni prive di parole chiave. Le risorse e gli strumenti sviluppati dall’unità informatica del CNR durante le varie fasi del progetto, realizzati per la lingua italiana letteraria, saranno resi disponibili in modalità open source su repository internazionali come CLARIN e/o GitHub e dotati di linee guida per l’utilizzo.
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SENTISensori Elettronici, Nano Tecnologie, Informatica per l'agricoltura di precisione
L'obiettivo del progetto era un percorso di addestramento e formazione in 4 settori scientifici per 9 borsisti (fisici, chimici e agronomi e un informatico) su nuove tecniche dell'agricoltura di precisione in risposta all'Avviso che era dedicato agli enti di ricerca regionali per promuovere l'occupabilità di alta professionalità in Sicilia.
Il SENTI-Team ha messo a sistema le competenze dei seguenti attori: CNR-IBE con agronomi e forestali per lo studio e promozione degli approcci propri dell'agricoltura di precisione; CNR-IMM con fisici e chimici per lo studio e l'applicazione delle nano tecnologie e dei sensori elettronici; CNR-ISTC con informatici per lo studio delle tecnologie per la gestione di big data e per l'interoperabilità.
Il progetto ha conseguito i seguenti risultati e impatto: alta formazione e interdisciplinarità per 9 borsisti; inserimento in posizione lavorativa: 3 in ambiti tematici oggetto del progetto; 5 in ambiti affini; diverse pubblicazioni scientifiche, comunicazioni a convegni, partecipazione a seminari formativi, stage e attività laboratoriali.

BellinInReteMuseo Virtuale della musica BellinInRete
BDCBellini Digital Correspondence
BDCBellini Digital Correspondence
Il progetto multidisciplinare BellinInRete ha lo scopo di rinnovare e creare un cambiamento nella valorizzazione e fruizione del Museo civico Belliniano di Catania attraverso modalità digitali, sviluppando un nuovo punto di vista comunicativo del patrimonio materiale e immateriale, e a rendere disponibile online il patrimonio museale. È stato realizzato il riallestimento scenografico del museo, evocando i vari ambienti dei teatri dell’epoca, in cui il visitatore viene immerso con l’aiuto della narrazione della “vita in quattro atti” del Maestro, affidata a tecnologie audiovisive strettamente integrate con l’allestimento scenografico.
All'interno dell'ampio progetto BellinInRete si inserisce il progetto software Bellini Digital Correspondence (BDC), edizione scientifica digitale delle lettere autografe di Vincenzo Bellini conservate presso il Museo e digitalizzate proprio in occasione del progetto BellinInRete. L'edizione ha valenza anche divulgativa, conservando la robustezza scientifica, perché, oltre a essere pubblicata con interfaccia web, è presente lungo il percorso museale. BDC è online dal 2017, prima come prototipo, poi come edizione scientifica digitale di tipo image-based, completamente open source e open access, realizzata in accordo con le linee guida della TEI e dal 2023 edita da Cnr Edizioni con un proprio ISBN. Il modello di lavoro utilizzato, distribuito, collaborativo e cooperativo, con una forte connotazione didattica universitaria, è del tutto generale e riusabile in contesti simili. BDC offre quindi una piattaforma per la filologia digitale applicata al testo belliniano.

EpiCUMEPIgraphs of Castello Ursino Museum
EpiCUM mira a valorizzare il patrimonio epigrafico del Museo civico Castello Ursino di Catania attraverso diverse modalità. Un portale web per veicolare sia il progetto con tutte le sue sfaccettature, sia le schede delle iscrizioni secondo il formato internazionale standard open source EpiDoc TEI XML / Unicode. Il portale è fruibile attraverso diverse modalità di visualizzazione e opportune interfacce di information retrieval sia dagli studiosi, sia dai visitatori del Museo civico in una postazione touch installata lungo il percorso museale. Il progetto ha visto il coinvolgimento attivo della scuola in un progetto triennale di Alternanza scuola lavoro. Inoltre, EpiCUM ha visto anche la progettazione e realizzazione di una mostra permanente “Voci di pietra” di alcune significative epigrafi, secondo modalità di allestimento innovativi, puntando sulla comprensione del contenuto e del contesto delle epigrafi, tramite ricchi pannelli didattici, la ricostruzione stilizzata di un colombario (con gli epitaffi funerari), la restituzione grafica di una tomba a edicoletta e tramite l’uso di materiale propriamente scenografico come la ricostruzione in plexiglass di una statuetta di Venus Victrix. Innovativi sono stati l'uso di video, veri e propri esempi di storytelling per immagini e la presenza di un chiosco multimediale touch, che consente di esplorare il materiale esposto e di approfondire i contenuti delle epigrafi. Notevole attenzione è stata rivolta alle categorie svantaggiate per esempio nella scelta dei colori della grafica e con il percorso tattile per una fruizione inclusiva realizzato attraverso il modellino delle sale della mostra e i calchi tattili in gesso di epigrafi con didascalie in Braille.
EpiCUM ha contribuito alla diffusione delle epigrafi anche attraverso l'organizzazione del convegno scientifico internazionale "Voci di Pietra: pluralismo culturale e integrazione nella Sicilia antica e tardoantica".
BILGInscriptiones Graecae et Latinae Bruttiorum
Pubblicazione di un corpus di iscrizioni bruzie inedite a partire dai principali testi epigrafici di diritto pubblico e di diritto privato romano provenienti dal Brutium, predisponendo per ciascun documento, edito o inedito, apposite schede archeologiche, epigrafiche, giuridiche. La necessità è nata dalla presenza di numerosi fonti, oggetto dello studio degli studiosi del diritto romano, che si presentano su supporti quali epigrafi, papiri o tavolette cerate e che spesso non sono facilmente fruibili dagli studiosi. Si sono avuti come risultati la codifica dei testi digitali delle fonti epigrafiche secondo lo standard open source EpiDoc TEI XML/Unicode, la progettazione e realizzazione di un'interfaccia web per la visualizzazione dei testi e l'organizzazione di un seminario internazionale di una settimana per ricercatori su TEI ed EpiDOC.

BIA-NetBibliotheca Iuris Antiqui
Il Progetto tende a rendere fruibile agli studiosi, mediante l’uso di strumenti innovativi, l’accesso a BIA-Net, una Biblioteca digitale in rete per la comunità storico-giuridica, basata su una collezione digitale specialistica, raccolta negli ultimi venti anni dal gruppo di ricerca proponente, divenuta lo strumento di informazione più diffuso tra gli studiosi del diritto romano e antico, e inizialmente fruibile soltanto mediante CD-ROM. L'unità CNR si è occupata dell'aggiornamento e codifica in Dublin Core dello spoglio del patrimonio scientifico romanistico; della codifica in TEI XML delle fonti del diritto romano; dell'ontologia in SKOS/RDF del Thesaurus dei termini dei diritti dell'antichità; della progettazione, e realizzazione del portale BIA-Net con ricche opzioni di ricerca avanzate.